L'arcipelago delle Solomons è un insieme di 992 isole situate a nord-est dell'Australia, vicino all'equatore; poste sotto il controllo Britannico dal 16° secolo, sono divenute indipendenti nel 1978 e sono entrate a far parte del Commonwealth. Vi abita un numero imprecisato di gruppi etnici che parlano una miriade di lingue; la popolazione totale è di circa 500.000 persone. Le Isole Solomon sono il secondo stato della zona per estensione territoriale (dopo la Papua Nuova Guinea) ed il terzo per popolazione (dopo la Papua Nuova Guinea e le Figi) e sono una nazione di villaggi con leggi basate su usanze locali.
I conflitti tribali ed etnici per il controllo del territorio sono una costante della storia del paese: l'attuale conflitto etnico punta ad espellere gli abitanti dell'Isola Malaita, "intrusi", dall'Isola di Guadalcanal.
Malaita è un isola povera di risorse ed il conflitto è di natura etnica ed economica; gli sforzi del governo centrale per comporre la lite hanno avuto scarso successo.
Dal 1998 gli attivisti della provincia di Guadalcanal conducono una campagna per espellere gli immigrati della provincia di Malaita nella terra di Guadalcanal dai confini della capitale Honiara. Questo fu l'inizio del conflitto etnico Guadalcanal/Malaita nelle Isole Solomon. La campagna era capeggiata da un gruppo di attivisti di Guadalcanal, malamente armati, che si diedero il nome di Esercito Rivoluzionario di Guadalcanal (GRA), che più tardi sviluppò un ulteriore gruppo militante chiamato Movimento di Liberazione Isatambu (IFM). Una parte della popolazione Malaita su Guadalcanal ed in Honiara reagì a questo attacco specifico al proprio gruppo e prese le armi formando gruppo malamente armato, la Brigata Rossa. Con l'aiuto delle forze regolari governative, la Brigata Rossa combatté contro il GRA fin da Gennaio 1999. Le forze regolari governative a questo punto "tollerarono" la presenza dei miliziani Malaita al proprio fianco come un aiuto contro una minaccia nazionale da parte del GRA/IFM. A questo punto anche molti ufficiali di polizia Malaita lasciarono il servizio per andare a combattere i miliziani di Guadalcanal. Intanto, le forze regolari - Polizia, Unità di Pronto Intervento, Guardia Forestale, Agenti di Custodia e Reparti Speciali - proseguivano nel tentativo di domare i miliziani del GRA e dell'IFM di Guadalcanal, anche se con scarsa efficacia.
La forza miliziana malaita fece rappresaglie contro Guadalcanal nel tentativo di rovesciare il governo. I capi Malaita nelle forze regolari condussero incursioni nei villaggi di Guadalcanal dove massacrarono miliziani e famiglie. Questo diede fiducia ai capi Malaita per portare avanti il loro piano.
Con l'appoggio dell'armata Auki, il MEF andò ad Honiara con il pretesto di aiutare le forze regolari a combattere contro i miliziani di Guadalcanal nella capitale. Una volta ad Honiara, il MEF rinchiuse l'esercito nazionale nel quartiere generale della polizia il 5 Giugno 2000. Il giorno stesso, il MEF rovesciò il gabinetto di governo e ne insediò uno nuovo di parlamentari di proprio gradimento, principalmente dell'Opposizione. Da quel momento in poi gli scontri tra MEF e IFM e GRA si fecero seri, senza intromissione delle forze regolari. Le forze regolari si disintegrarono, con l'abbandono di molti ufficiali ed i politici coinvolti nel conflitto etnico che si impadronivano di armi e munizioni per difesa personale. Questa è stata la situazione, sorvolando sui dettagli della natura rovinosa, abusiva, crudele, idolatrica e animalistica degli incontri dei miliziani, fino alla firma del trattato di pace del 15 Ottobre 2000, il Trattato di Pace di Townsville (TPA), a Townsville in Australia.
Attualmente lo stato sta lottando per raggiungere la stabilità politica ed economica e la presenza dell'esercito australiano come "forza di pace" ha calmato un po' gli animi più esagitati.
La città di Honiara, attuale capitale delle Isole Solomon, nacque soltanto dopo la seconda guerra mondiale. La base militare americana divenne sede del Governo Nazionale e Honiara divenne la capitale. Con i suoi 50.000 abitanti, oggi Honiara è la maggiore città delle isole ed ospita tutte le istituzioni governative e la maggior parte degli insediamenti scolastici, commerciale e industriali. La gente viene da tutte le isole a Honiara per studio o per lavoro e poi rientra al luogo d'origine.
Honiara è diventata una città e lo stile di vita è completamente estraneo alle usanze dei villaggi. La rinuncia alla scuola tra gli alunni delle zone agricole conduce facilmente al crimine ed alla corruzione. La città di Honiara è situata al centro dell'isola di Guadalcanal, la maggiore, che si estende per circa 125 km da est ad ovest e per circa 45 da nord a sud.
Henderson, a circa 5 km da Honiara è il posto dove sorge la missione di Don Luciano; in questo clima tutt'altro che pacifico, a partire dal 1999 e dopo 34 anni passati nelle Filippine, l'infaticabile salesiano ha ricominciato tutto da capo e, con la testardaggine e la tanta fede che lo sorregge, in soli cinque anni partendo dal niente è riuscito a costruire, con l'aiuto di ragazzi raccolti letteralmente dalle strade e dei volontari succedutisi in questi anni, un insieme di edifici che sono diventati il Don Bosco Technical Institute e che quest'anno (2005-06) ospiteranno 250 alunni rifiutati dal sistema scolastico locale.
La scuola al completo
Il coinvolgimento attivo di molti volontari dall'Italia, Giappone, Cile e da altre parti è stato strumentale sia per portare a termine delle strutture in maniera veloce ed economica sia per le varie attività della scuola. "Ringraziamo Dio per questa provvidenza che ci e' arrivata attraverso i volontari e tanti altri benefattori ed agenzie (tra le quali anche la Comunità Europea che ha finanziato il completamento della scuola di Henderson n.d.r.). Si deve al loro generoso aiuto il successo dello sviluppo così rapido dell'opera": sono le testuali parole pronunciate dal consigliere delle missioni di Roma durante una visita straordinaria per una presa di coscienza della significatività della presenza Salesiana.
Da 4 anni Tetere non vede un medico, salvo i volontari Italiani, perché i medici abbandonano il sistema sanitario pubblico e gestiscono i loro ambulatori privati; le infermiere locali non vengono pagate regolarmente e così non riescono a gestire gli ambulatori.
La mancanza cronica di medicine e il vandalismo sistematico contro gli ambulatori durante gli scontri hanno seriamente compromesso la capacità di servire la popolazione locale. L'area montuosa del Nord-Est di Guadalcanal ha una popolazione di 7.000 persone che sono prive di ogni sorta di assistenza farmaceutica e sanitaria negli ultimi 4 anni.
Ora, grazie alla sua tenacia sembra che il sogno possa trasformarsi in realtà.
Ecco, in sintesi, le parole di Don Luciano:
"Nelle 992 isole dell'arcipelago delle Solomons, al centro sud Pacifico, c'e' una missione che un gruppo di buona volontà (di Valtellinesi e non) si e' presa a cuore da cinque anni con l'arrivo del loro convalliggiano missionario.
Appoggiandosi sulla missione di Don Bosco e dei suoi missionari Salesiani animati da D. Luciano Capelli, Tiranese, vari gruppi di buona volontà sono andati a proclamare un messaggio profetico: " la spirale della violenza, del terrorismo, della ingiustizia, dell'egoismo e della indifferenza e di altre realtà simili si può fermare o meglio contrastare solo con un movimento che va nella direzione opposta: la violenza si ferma qui da me, mi rifiuto di passarla ad altri, così con l'egoismo, l'indifferenza... e tutto ciò che li alimenta..."
Questo messaggio è stato percepito dalla popolazione locale nonostante le difficoltà di comunicazione verbale, attraverso i mille piccoli segni internazionali della solidarietà nel lavoro e nel sacrificio per la realizzazione dei sogni della popolazione della missione salesiana di Henderson con i ragazzi rifiutati dal sistema scolastico e quella di Tetere, parrocchia di Cristo Re, con i suoi 9 villaggi (3 al mare, 3 in pianura e 3 sui monti).
Vari gruppi si sono succeduti con generosità e sacrificio tra cui ORMA 1,2,3,4 e 5.
Si sta ora preparando l'avanguardia dell'ORMA 6, un gruppo di volonterosi in arrivo per fine anno.
Hanno già raccolto ciò che hanno potuto e lo hanno spedito per iniziare i lavori per la costruzione del tetto dell' Ospedale nel territorio della stazione missionaria di Tetere; la parte muraria è stata ultimata quest'inverno; ora rimane da fare la copertura, gli impianti interni, l'intonacatura e le attrezzature dei vari reparti. Tale Ospedale di 24 posti letto servira' una popolazione di circa 19.000 pazienti dal mare ai monti (che parlano tre lingue diverse)." Non sappiamo ancora se riusciremo a terminarlo, ma siamo determinati a mettere tutto il nostro impegno sicuri che altri seguiranno il buon esempio per renderlo funzionale. Mandiamo un appello a tutti coloro che hanno buona volontà, unitevi a noi in questo sforzo per proclamare la spirale della pace, dello sviluppo umano, della solidarietà in una missione dispersa ed abbandonata nel centro della Melanesia, centro sud pacifico":
"Non dobbiamo permettere a bambini dei villaggi di morire come è morto Mark di Komporo 8 anni solo perché non c'era il mezzo di arrivare fino all'unico ospedale che si trova in città.
Non dovrò più neppure trovarmi bambini da benedire come Rose (due anni di Swaghi) deliranti per febbre malarica...
A che serve quella benedizione se non si fa qualche cosa di più concreto? Rose è morta dopo due mesi stroncata dalla malaria che insieme alla lebbra e malattie respiratorie reclama la maggioranza delle vite dei bambini nell'Isola di Guadalcanal.
Aiutateci a fare l'unico Ospedale nell'isola all'infuori di quello della capitale, aiutateci a rendere credibile il messaggio cristiano. Troppi cristiani se ne ritornano al loro paganesimo (moro movement) di origine perchè delusi sia dal governo che dalle chiese... Una proclamazione del messaggio di Cristo povero di segni concreti di amore e carità per chi soffre fisicamente è la migliore scuola di ateismo e di paganesimo".
Queste ultime considerazioni sono di Don Luciano Capelli, missionario nelle Solomons.